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Fiam

Fondata da Vittorio Livi nel 1973, FIAM progetta, sviluppa e produce elementi di arredo in vetro curvato, realizzati seguendo processi artigianali e industriali insieme, di fatto fondendo tradizione e innovazione, lavorazione manuale e design.

La capacità di un progettista di “osare” dal punto di vista formale è percepita in FIAM come una sfida da raccogliere. Per realizzare alcuni progetti, l’azienda ha addirittura creato delle tecnologie “ad hoc”. Come nel 1982, quando Massimo Morozzi propose il progetto del tavolino Hydra le cui sagome molto accentuate erano difficilmente realizzabili con i macchinari disponibili allora. Per questo FIAM inventò una particolare macchina (denominata Paser) capace di spingere acqua e polvere abrasiva ad una velocità di mille metri al secondo – una velocità tre volte superiore a quella del suono! Mentre per realizzare il tavolo Illusion di Philippe Starck l’azienda ha dovuto creare un impianto per la lavorazione del vetro a mille gradi Di pari passo con l’innovazione progettuale, FIAM investe da sempre su quella tecnologica.

Il vetro prodotto industrialmente arriva in Azienda sotto forma di lastre.

Dopo le prime fasi di taglio, molatura e fresatura, la lastra è pronta per la curvatura, un processo che inizia con il preriscaldamento fino a raggiungere 630 gradi.

Per questo, col passare degli anni e l’evolversi delle tecniche, il piccolo forno di curvatura a metano originalmente impiegato nella lavorazione del vetro viene sostituito con uno più grande a gasolio e poi con uno ad energia elettrica, per garantire un migliore controllo delle temperature e la trasformazione del calore da statico a dinamico

Oggi siamo alla quinta generazione di impianti di curvatura:

al Maestro Vetraio si sono aggiunte le tecnologie più innovative sia negli strumenti che nei materiali, permettendo all’Azienda di accettare sfide sempre più audaci proposte dai Designers che vogliono confrontarsi con questo impareggiabile materiale.

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